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L'Opinione... di Arduino Rossi
Manovra finanziaria 2011 – finisce il benessere con la fine dell'estate?
[ImgG1] La fine dell'estate 2011 ci sta preparando a un destino duro e difficile: se non si farà una manovra convincente la speculazione finanziaria ci punirà, facendo crollare i titoli in Borsa e aumentando il costo sugli interessi del debito pubblico.
La manovra pare debole e insicura: serviranno altre operazioni correttive prima del 2013, facilmente dopo le elezioni politiche.
Chiunque vincerà le elezioni, nonostante le promesse che si faranno all'opinione pubblica, dovrà fare scelte impopolari: le pensioni verranno tagliate o rese sempre più irraggiungibili, i servizi pubblici verranno tagliati e scuola, sanità, ma pure la sicurezza, diventeranno inadeguate, sempre inaccettabili.
I tagli si possono fare alla politica, o a tutti quei servizi che i nostri politici si concedono: molto si può tagliare ai gruppi di potere locali, come favori e condizioni di privilegio.
Come fare è tutto da valutare, ma meno soldi per le spese, definiamole, burocratiche, comporterebbe un'amministrazione pubblica più efficace e meno costosa.
Tanto si potrebbe fare, ma si rischia di pestare sempre i piedi a qualcuno, anche se numericamente pochi, che urleranno come degli ossessi: in Italia chi strilla di più ha “ragione” e bisogna accontentarlo.
E' però assurdo che stiamo mandando i lavoratori in pensione oltre i 65 anni: 65 anni più uno di attesa se non si hanno i 35 anni di contributi al compimenti dei 65 anni, più un mese per anno dal 2013 in poi.
Si arriverà nel 2050 con l'età di vecchiaia portata ai 70anni: è qualcosa di incredibile e insensato, specialmente per i lavoratori manuali.
Il futuro ci avrebbe regalato un mondo con pochi o nessun lavoro pesante, con tanto tempo libero da spendere e ottimi salari, per settimane più corte dal punto di vista lavorativo: questo non è avvenuto, anzi si sta tornando alle condizioni lavorative dell'inizio del secolo scorso.
Il lavoro è precario, i salari sono bassi, il lavoro nero è sempre più diffuso e l'avvenire dei giovani è pessimo, senza prospettive.
Quindi i politici nazionali devono dare un esempio sostanziale, riducendo tutto allo stretto necessario ciò che riguarda la politica.
E' in gioco la democrazia stessa e il costo della politica potrebbe essere utilizzata per favorire giochi pericolosi antidemocratici: qualche gruppo e qualche … avventuriero ogni tanto fa capolino, ma per fortuna i tempi non sono maturi e i personaggi non paiono all'altezza della situazione.
Sinistra contro destra e viceversa non sono più credibili nelle loro discussioni, nei loro scontri: pare tutto preordinato per distrarre la gente dai veri problemi.
La risposta corretta la conoscono pure i nostri amici rappresentanti in Parlamento: serve una buona scuola per preparare giovani con una base culturale e scientifica per le nuove tecnologie.
Serve un maggior rispetto per l'ambiente e per le nostre bellezze artistiche, che sono una fonte di ricchezza, se sfruttate per un turismo intelligente.
Tutto questo però è lontano dal … cuore dei nostri politici, se non dalla loro intelligenza.
Tagliare e reinvestire per non affogare è una scelta necessaria: si dovrebbe razionalizzare, ovvero migliorare i servizi riducendo le spese, ma per far questo occorre intelligenza … politica, che per ora non si vede all'orizzonte.
I tempi corrono e il rischio che a rimetterci sia la democrazia non è da sottovalutare: l'Italia ha già conosciuto l'uomo della provvidenza che faceva arrivare i treni in orario e una seconda esperienza simile sarebbe preferibile evitarla.