Impariamo a riconoscere e a difenderci dallo  CyberStalking, una forma di violenza digitale che può causare gravi problemi.

Cos’è il Cyberstalking

Internet, come ogni strumento, non è né buono né cattivo di per sé, tutto dipende dall’uso che si decide di farne.

Il cyberstalking si riferisce all’uso di Internet e di altre tecnologie per molestare o perseguitare un’altra persona online ed è potenzialmente un crimine negli Stati Uniti. Questa molestia online, che è un’estensione del cyberbullismo e dello stalking di persona, può assumere la forma di e-mail, messaggi di testo, post sui social media e altro ed è spesso metodica, deliberata e persistente.

Il più delle volte, le interazioni non finiscono anche se il destinatario esprime il proprio disappunto o chiede alla persona di fermarsi. Il contenuto diretto al target è spesso inappropriato e talvolta persino inquietante, il che può lasciare la persona timorosa, angosciata, ansiosa e preoccupata.

Purtroppo c’è chi sceglie di sfruttare il web per attuare comportamenti aggressivi e minatori verso altre persone, il 90% dei casi avviene ai danni di donne con una età media di 35 anni, l’identikit delle possibili vittime è sempre lo stesso, possibilmente donne che hanno già avuto un marito e sono in cerca di un nuovo compagno, o di una figura di riferimento maschile forte.

Primi segnali di Cyberstalking

Alcuni segni che stai sperimentando il cyberstalking includono qualcuno che ti invia troppi messaggi, una persona che ti invia messaggi inappropriati, che mette mi piace a tutti i tuoi vecchi post sui social media, ti manipola per interagire con loro online o ti trolla. Anche l’impersonalità online, il tracciamento GPS, i messaggi minacciosi, la pesca al gatto e il doxing sono comportamenti associati al cyberstalking.

Nuove forme di violenza come lo CyberStalking e il Bodyshaming.

Il Bodyshaming consiste nel denigrare l’aspetto fisico altrui, anche diffondendo immagini imbarazzanti, reali o appositamente ritoccate.

Lo CyberStalking, invece, è una forma di stalking online e consiste in  atteggiamenti persecutori e ossessivi nei confronti di una vittima prescelta.

 Lo cyberstalker utilizza gli strumenti informatici per intromettersi nell’esistenza altrui: può iniziare con  mail dal contenuto offensivo e arrivare ad appropriarsi della mail o dei profili social della vittima, normalmente è una persona con una grossa confidenza nei maggiori strumenti informatici, ed un abilissimo utilizzatore di social e di computer, strumenti che utilizza giornalmente per modificare la realtà e crearsi continui alibi per le sue azioni meschine.

Si tratta di personalità fortemente disturbate, affette da narcisismo patologico che hanno una vita  frustrante e per questo ricercano attenzione in qualunque modo, arrivando ad ammorbare e a volte a soffocare letteralmente la persona che stanno conoscendo, a volte viene giustificata come gelosia, ma il più delle volte è una ossessione morbosa.

Esempi di Cyberstalking

Quando si tratta di cyberstalking, coloro che si impegnano in questo comportamento utilizzano una varietà di tattiche e tecniche per molestare, umiliare, intimidire e controllare i propri obiettivi. In effetti, molti di coloro che si dedicano al cyberstalking sono tecnologicamente esperti oltre che creativi e escogitano una moltitudine di modi per tormentare e molestare i loro obiettivi.

Quindi cosa si intende per cyberstalking? Ecco alcuni esempi di cose che le persone che potrebbero fare cyberstalking:

  • Pubblica commenti maleducati, offensivi o allusivi online
  • Segui il target online unendoti agli stessi gruppi e forum
  • Invia messaggi o e-mail minacciosi, di controllo o osceni al bersaglio
  • Usa la tecnologia per minacciare o ricattare il bersaglio
  • Tagga eccessivamente il target nei post, anche se non ha nulla a che fare con loro
  • Commenta o metti mi piace a tutto ciò che il target pubblica online
  • Crea account falsi per seguire il target sui social media
  • Invia ripetutamente messaggi al bersaglio
  • Attacca o dirotta gli account online del bersaglio
  • Tentativo di estorcere sesso o foto esplicite
  • Invia regali o oggetti indesiderati al bersaglio
  • Rilascia informazioni riservate online
  • Pubblica o distribuisci foto vere o false del bersaglio
  • Bombarda il bersaglio con foto sessualmente esplicite di se stesso
  • Crea post falsi progettati per far vergognare la vittima
  • Traccia i movimenti online del bersaglio installando dispositivi di tracciamento
  • Entra nella fotocamera del bersaglio sul suo laptop o smartphone per registrarlo segretamente
  • Continua il comportamento molesto anche dopo che ti è stato chiesto di smettere

Come difendersi dallo cyberstalking

Lo cyberstalking, al pari dello stalking offline e del Bodyshaming, condiziona pesantemente la vita della vittima, arrivando a terrorizzare la vittima fin dal suo risveglio, con messaggi pieni di insulti o continui appostamenti sotto casa, generalmente si fà passare per vittima con amici e parenti, riuscendo cosi a fare terra bruciata intorno alla vittima.

Genera un costante senso di paura e insicurezza che influisce in ogni ambito, dal lavoro alle relazioni sociali.

Nei casi più gravi può condurre ad un vero e proprio  Disturbo Post-traumatico da Stress con attacchi di ansia e di panico, dovuti alla morbosità del suo comportamento, dalle chiamate ai messaggi ci sono alcuni casi dove le vittime sono state tartassate anche con 30-40.000 sms al mese.

Per questo è necessario sapersi difendere da questa brutale forma di violenza.

1)  E’ importante riconoscere di essere state prese di mira da uno cyberstalker. Non sottovalutiamo alcun segnale: mail o messaggi  insistenti anche se noi non rispondiamo  sono il primo campanello di allarme.

2) Non ricorriamo ad insulti perché  accresceremmo la sua aggressività ma mostriamoci determinate a non subire e pronte a denunciare.

3) Non chiudiamoci in noi stesse.  Parliamone con nostro marito, con il nostro fidanzato, con la nostra famiglia. Noi non abbiamo alcuna colpa e non abbiamo nulla di cui vergognarci.

4) Anche se siamo nel 2018 purtroppo il maschilismo esiste ancora. Infatti le vittime  di cyberstalking, nella maggioranza dei casi come dicevamo prima, sono donne, inventarci un marito o un fidanzato, anche se siamo single, è una mossa utile: i cyberstalker sono  codardi e spesso spariscono se temono di doversi confrontare con un altro uomo.

5) Denunciamo! In Italia il reato di Stalking è entrato in vigore nel 2009 e nel 2010 la Cassazione ha confermato  la condanna al carcere fino a 4 anni per chiunque infastidisca o minacci una persona anche attraverso il web, anche se sappiamo che è difficile, cerchiamo sempre di mantenere alta l’attenzione delle autorità con continue segnalazioni e denunce, anche se il problema molte volte è banalizzato, con i recenti casi l’attenzione sembra essere maggiore rispetto al passato. Essendo un reato commesso online, la prima autorità da contattare è sicuramente la Polizia Postale, che specifica per il settore dei reati commessi online sarà la prima forza ad interessarsi al nostro problema.

Cercate di non rimanere sole nel periodo dove la sua insistenza si farà morbosa, anche dormire da una amica o dai genitori molte volte salva la vita, evitate di chiudervi a riccio e confidate di questi problemi a più gente possibile, il nostro stalker si fa forza della nostra solitudine e solo cosi potremo iniziare a fargli terra bruciata attorno.