La NASPI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un sostegno economico erogato dall’INPS a coloro che hanno perso il lavoro involontariamente. Si tratta di un’indennità di disoccupazione che sostituisce l’ASPI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) e che è stata introdotta con la riforma del mercato del lavoro nel 2015. La NASPI è rivolta a tutti i lavoratori dipendenti che abbiano perso il lavoro per cause non imputabili a loro, come ad esempio licenziamenti o risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro. Possono richiederla anche i lavoratori agricoli e stagionali, così come i lavoratori a tempo determinato.
La NASPI è un sostegno economico fondamentale per coloro che si trovano in una situazione di disoccupazione involontaria, in quanto permette loro di avere un reddito fino a quando non riescono a trovare un nuovo impiego. È quindi un importante strumento di protezione sociale che mira a garantire un sostegno economico ai lavoratori in difficoltà, consentendo loro di affrontare il periodo di disoccupazione in modo più sereno.
Requisiti necessari per ottenere la NASPI
Per poter ottenere la NASPI, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici. In primo luogo, bisogna aver perso il lavoro in modo involontario e non per colpa propria. Inoltre, bisogna essere disoccupati e non aver superato i 67 anni di età. È inoltre necessario aver lavorato almeno 13 settimane negli ultimi quattro anni, con un minimo di 30 giornate lavorative nell’ultimo anno. È importante sottolineare che non è possibile richiedere la NASPI se si è beneficiari di altre forme di sostegno al reddito, come ad esempio la pensione di vecchiaia o l’assegno sociale.
È inoltre necessario essere residenti in Italia o essere cittadini italiani residenti all’estero, ma iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Infine, è importante tenere presente che la NASPI non è erogata in caso di dimissioni volontarie o di licenziamento per giusta causa. In questi casi, è possibile fare domanda per l’ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego), che prevede requisiti diversi rispetto alla NASPI.
Come fare domanda per la NASPI
Per fare domanda per la NASPI è necessario compilare l’apposito modulo disponibile sul sito dell’INPS o presso gli uffici territoriali dell’istituto. È possibile presentare la domanda anche tramite il servizio online “Cassetto previdenziale” dell’INPS, previa registrazione sul sito dell’istituto. È importante compilare con attenzione tutti i campi del modulo e allegare la documentazione richiesta, al fine di evitare ritardi nella valutazione della domanda.
Una volta compilata la domanda, è possibile presentarla presso gli uffici dell’INPS competenti per territorio o inviarla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. È importante conservare una copia della domanda e della documentazione allegata, in modo da poterla eventualmente presentare in caso di contestazioni o richieste di integrazioni da parte dell’INPS.
Documenti necessari per la domanda di NASPI
Per poter fare domanda per la NASPI è necessario presentare alcuni documenti specifici. In primo luogo, bisogna presentare un documento di identità valido e il codice fiscale. Inoltre, è necessario presentare la documentazione relativa all’ultimo rapporto di lavoro, come ad esempio la lettera di licenziamento o la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. È inoltre necessario presentare il modello CU (Certificazione Unica) relativo all’anno precedente e il modello RED (Richiesta Esodati) se si è stati esodati.
È inoltre importante presentare eventuali certificazioni mediche in caso di malattia o infortunio che abbiano determinato la perdita del lavoro. Infine, è necessario presentare eventuali documenti relativi a periodi di lavoro all’estero o a periodi di maternità o congedo parentale, al fine di valutare eventuali integrazioni contributive.
Tempi e modalità di erogazione della NASPI
Una volta accettata la domanda di NASPI, l’INPS provvede a erogare l’indennità mensile direttamente sul conto corrente bancario indicato dal richiedente. L’erogazione avviene generalmente entro i primi dieci giorni del mese successivo a quello di riferimento. È importante tenere presente che l’erogazione della NASPI avviene solo se il richiedente continua a rispettare i requisiti previsti dalla legge, come ad esempio la ricerca attiva di un nuovo impiego e la disponibilità a partecipare a eventuali percorsi di formazione o riqualificazione professionale.
È possibile verificare lo stato dell’erogazione della NASPI tramite il servizio online “Cassetto previdenziale” dell’INPS, dove è possibile consultare lo stato della propria pratica e verificare l’avvenuto pagamento dell’indennità mensile. In caso di ritardi nell’erogazione della NASPI o di eventuali problemi relativi al pagamento, è possibile contattare direttamente gli uffici territoriali dell’INPS competenti per territorio al fine di ottenere assistenza e supporto.
Cosa fare se la domanda di NASPI viene respinta
Nel caso in cui la domanda di NASPI venga respinta dall’INPS, è possibile presentare ricorso entro 60 giorni dalla comunicazione del diniego. È possibile presentare il ricorso direttamente presso gli uffici territoriali dell’INPS competenti per territorio o inviarlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. È importante allegare al ricorso tutta la documentazione utile a dimostrare il diritto alla NASPI, al fine di consentire all’INPS di valutare nuovamente la propria posizione.
In caso di respinta della domanda di NASPI, è possibile inoltre chiedere assistenza legale presso i patronati o gli enti sindacali competenti, al fine di valutare eventuali azioni legali da intraprendere per far valere i propri diritti. È importante non arrendersi e cercare tutte le vie possibili per ottenere il riconoscimento della propria situazione e ottenere il sostegno economico necessario in caso di disoccupazione involontaria.
Consigli utili per ottenere la NASPI con successo
Per ottenere la NASPI con successo è importante prestare attenzione a diversi aspetti. In primo luogo, è fondamentale compilare con cura la domanda e allegare tutta la documentazione richiesta, al fine di evitare ritardi nella valutazione della pratica da parte dell’INPS. È inoltre importante essere sempre disponibili a fornire ulteriori chiarimenti o integrazioni richieste dall’istituto previdenziale, al fine di facilitare l’istruttoria della pratica.
È inoltre consigliabile mantenere sempre aggiornati i propri dati anagrafici e il proprio stato occupazionale presso l’INPS, al fine di evitare eventuali problemi relativi all’erogazione dell’indennità mensile. Infine, è importante essere sempre attivi nella ricerca di un nuovo impiego e partecipare a eventuali percorsi formativi o riqualificazioni professionali proposti dall’INPS o da altri enti competenti, al fine di aumentare le proprie possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Seguendo questi consigli, sarà possibile ottenere la NASPI con successo e affrontare il periodo di disoccupazione in modo più sereno e consapevole.