Preferire il grano saraceno può avere molti benefici per la nostra salute e per il benessere generale. Scopriamo perché e approfondiamo le origini, le proprietà e i valori nutrizionali di questo prodotto chiamato anche grano nero, molte volte il grano saraceno viene considerato un cereale ma in verità si tratta di un seme senza glutine.

La sostituzione dei normali cereali che assumiamo quotidianamente con il grano saraceno ha degli effetti benefici che a lungo termine portano il nostro corpo a smaltire l’intossicazione di farine super-raffinate che ogni giorno assumiamo in diversi alimenti.

Che cos’è il grano saraceno e quali sono le sue caratteristiche

Il grano saraceno, il cui nome scientifico è Fagopyrum esculentum, è una pianta originaria della Siberia che fa parte della famiglia delle Poligonacee, la stessa a cui appartengono anche le barbabietole e gli spinaci. A dispetto del nome, quest’alimento non può essere considerato un cereale, sebbene venga spesso definito pseudo-cereale. Infatti, le sue caratteristiche nutrizionali non sono poi così diverse da riso, orzo e mais, pur essendoci evidenti differenze tra questo alimento e i più comuni cereali.

Il grano saraceno è fonte di carboidrati ed è privo di glutine. Ciò lo rende adatto ai celiaci, ma anche una valida alternativa per chi volesse sostituire alimenti come pane e pasta, magari durante un periodo di depurazione dell’intero organismo.

Molto efficace nel combattere gonfiori addominali e problemi di sovrappeso. Un ottimo espediente è quello di assumere i chicchi di grano saraceno lessati e conditi solo con un filo d’olio extravergine di oliva. In questo modo si andrà a ripulire il corpo dai grassi cattivi, abbassando i livelli di colesterolo LDL, la glicemia nel sangue e i trigliceridi.  

Quali sono i benefici del grano saraceno

La lista delle proprietà benefiche di questo pseudo-cereale non termina certo qui. Il grano saraceno è davvero sorprendente per l’ampia gamma di benefici che offre per la salute. I chicchi sono dotati di aminoacidi snellenti. In particolare, troviamo la lisina, il triptofano e la treonina. Elementi efficaci per stimolare il metabolismo e aumentare il senso di sazietà.

Una malattia molto conosciuta, eppure troppo spesso sottovaluta soprattutto nell’ambito della prevenzione è il diabete. Ne soffrono oltre quattrocento milioni di persone adulte nel mondo e le stime per il futuro non sono di certo incoraggianti. Entro il 2040 ci saranno quasi 650 milioni di malati di diabete. Ma una corretta alimentazione può aiutare a ridurre notevolmente la glicemia e il colesterolo e di conseguenza a diminuire il rischio di diabete.

Secondo uno studio svolto all’Università di Manitoba, in Canada, gli effetti del chiroinositolo (una sostanza presente nel grano saracenoriducono i livelli di zucchero nel sangue. I risultati dimostrano un calo del 19% dopo aver assunto pasti a base di grano nero.

Il consumo regolare di grano saraceno collabora anche a proteggere i capillari e a prevenire le emorroidi. Questo processo avviene grazie ai polifenoli, un vasto gruppo di sostanze organiche, importanti per l’alimentazione e in ambito farmaceutico, in grado di svolgere anche un’azione antiossidante. In primo luogo la rutina, che protegge i vasi sanguigni, migliora i processi di drenaggio e contrasta la stasi venosa, utile per chi soffre di edemi e cellulite. Segnaliamo, inoltre, che questo prodotto è una buona fonte di Vitamine B, quali la B1, B2, B3, B5 e B6 e di magnesio. Elementi basilari per la buona salute del sistema nervoso, in particolar modo la Vitamina B1, la quale svolge un ruolo essenziali per l’attività mentale.

Grano Saraceno e indici glicemico

Il grano saraceno (in qualsiasi forma che sia farina, pane o un’altra preparazione) ha un indice glicemico con valore di 40. Un indice veramente basso calcolando che altri alimenti sempre integrali hanno un indice glicemico molto più alto. ( Basti pensare che l’orzo perlato ha un indice glicemico di 60 )

La sostituizione degli spaghetti di grano duro con spaghetti di grano saraceno vi permetterebbe di consumare pasta con maggior regolarità avendo un indice glicemico molto più basso del classico grano duro.

Come cucinare il grano saraceno

Il grano saraceno è uno dei grani maggiormente usati nella alimentazione dei Vegani, e ingrediente fondamentale di due piatti simboli della tradizione culinaria Lombarda, i pizzoccheri e la polenta taragna.

Prima di cimentarsi nella preparazione di gustose ricette a base di grano saraceno è opportuno seguire alcune indicazioni utili. La prima cosa da fare è lavare accuratamente i chicchi di grano saraceno sotto l’acqua corrente. Dopodiché vanno scolati e tostati in una padella per un paio di minuti. Successivamente, si versano in una casseruola con acqua calda, leggermente salata.

La cottura media è di circa 20-30 minuti. Una volta cotto, il grano può essere consumato così com’è, oppure può essere condito con un sugo di proprio piacimento. Particolarmente indicato pure come contorno per secondi di pesce o carne o in particolari ricette a base di verdure. La verza, per esempio, si abbina molto bene con il grano saraceno. Un altro accostamento invitante è rappresentato dai funghi che ben si sposano con il grano nero.

I chicchi di grano saraceno sono ingredienti essenziali per la ricetta della zuppa con i peperoni. Ecco qualche dato più preciso se si vuole preparare questa zuppa per due persone. Le dosi indicate sono 60 g di grano saraceno, un peperone rosso, un cucchiaio di olio d’oliva, peperoncino, sale e pepe quanto basta, a seconda dei gusti personali e del carattere che si vuole dare al piatto.

La preparazione consiste nel tagliare a dadini il peperone, lasciandolo insaporire con olio, origano e un pizzico di sale. Unire poi il grano saraceno con l’aggiunta di due bicchieri di acqua bollente e mescolare energicamente. La cottura dovrà essere lenta, senza superare i 20 minuti.

La zuppa a base di grano saraceno e peperoni va servita con peperoncino che ne esalta il sapore. Buona anche tiepida, può essere consumata tranquillamente il giorno dopo.

Chi non deve mangiare il grano saraceno?

Il grano saraceno è considerato naturalmente privo di glutine e, pertanto, è un’alternativa popolare per coloro che seguono una dieta senza glutine. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni da tenere a mente per alcune persone:

  1. Persone con allergia al grano: Nonostante il nome possa trarre in inganno, il grano saraceno non è tecnicamente un cereale di grano, ma appartiene alla famiglia delle polygonaceae. Tuttavia, le persone con una vera e propria allergia al grano potrebbero sviluppare reazioni anche al grano saraceno. In tal caso, dovrebbero evitare il consumo di grano saraceno e consultare un medico o un allergologo per ulteriori informazioni e consigli.
  2. Persone con sensibilità al grano saraceno: Alcune persone potrebbero sperimentare una sensibilità o intolleranza al grano saraceno, manifestando sintomi come gonfiore addominale, diarrea o disturbi digestivi. Se noti reazioni indesiderate dopo aver consumato grano saraceno, potrebbe essere opportuno ridurne o eliminarne l’assunzione e consultare un professionista sanitario per una valutazione più accurata.
  3. Persone con condizioni mediche specifiche: In alcuni casi, persone con determinate condizioni mediche, come la gotta o i calcoli renali, potrebbero dover limitare o evitare il consumo di grano saraceno. Questo perché il grano saraceno contiene un composto chiamato purine, che può essere convertito in acido urico nel corpo. L’accumulo di acido urico può causare problemi in persone con queste condizioni, quindi è consigliabile consultare un medico o un dietologo per determinare se il grano saraceno è appropriato nella propria dieta.

In ogni caso, è sempre consigliabile parlare con un medico, un dietologo o un professionista sanitario qualificato prima di apportare modifiche significative alla propria dieta, specialmente se si hanno condizioni mediche specifiche o allergie alimentari.