Il metodo Montessori nasce da Maria Tecla Montessori, educatrice, neuropsichiatra infantile e pedagogista.

Nota per il suo metodo educativo che ancora oggi è utilizzato in diverse scuole sparse per il mondo. Scopriamo qualcosa in più.

La Montessori scrive: “il piccolo rivela sé stesso solo quando è lasciato libero di esprimersi”, per questo non è giusto ingabbiarli in schemi educativi, poiché impara ad autoregolarsi, poiché occorre ricordarsi che per natura egli è serio disciplinato e amante dell’ordine, stimolare ogni bambino è l’inizio di un processo graduale e personale, sviluppare la consapevolezza di sé è fondamentale.

È importante rispettare l’età e fare le attività con il giusto supporto educativo, rispettando il singolo bambino.


Maria Montessori e il suo metodo educativo


Nasce a Chiaravalle in 31 agosto 1870, nella sua vita svolse attività di educatrice, pedagogista, neuropsichiatra infantile, filosofa medico e scienziata, fu tra le prime in Italia donne a laurearsi in medicina.

Divenne famosa grazie al metodo educativo per bambini che prese il suo nome ovvero il “Metodo Montessori”, inizialmente fu utilizzato in Italia ma in breve tempo venne adottato in tutto il mondo ed ancora oggi le scuole montessoriane vengono preferite ad altre.

La Montessori manifestò immediatamente un interesse nei confronti dei bambini con maggiore difficoltà, frequentando i quartieri poveri di Roma, informandosi continuamente sugli argomenti di igiene medica, per questo decide di specializzarsi in neuropsichiatria infantile dedicandosi alle ricerche in laboratorio, concentrandosi in particolar modo sui batteri e sulle malattie presenti nei quartieri di Roma che aveva frequentato.

Ebbe molto interesse nel combattere l’emancipazione femminile, infatti partecipò al congresso di Berlino nel 1806 nella sua città natale.


Che cos’è il metodo Montessori?


Il metodo Montessori nasce dagli studi e dalle osservazioni, della pedagogista, la quale dedicò tutta la sua vita all’infanzia e allo sviluppo naturale del bambino. Lo sviluppo del bambino comporta fasi di apprendimento diverse da soggetto a soggetto impossibili da uniformare esclusivamente in base all’età, dunque i piani di studio e di apprendimento elaborati dal metodo seguono le reali possibilità del bambino con una spinta verso l’autonomia attraverso l’uso di giochi ideati da lei realizzati al fine di apprendere attraverso l’esperienza.

Il metodo è tratto dal libro” Educare alla libertà” del 1909, c’è la sintesi del suo pensiero: il bambino deve essere libero di esplorare il mondo, di conoscerlo attraverso i sensi, solo in questo modo sarà un bambino ricco di vita e di felicità.

Per la Montessori, il fanciullo è un essere completo, dotato di un’energia creativa e affettiva, il principio fondamentale che deve dimostrare la sua educazione e quello della libertà, per questo il suo programma educativo era basato sulla libertà che tenga conto delle esigenze e delle doti del singolo bambino.

Nel libro infatti viene spiegato come è possibile far in modo che il bambino si esprima in completa liberta, ciò avviene:

  1. Attraverso un ambiente adatto al bambino;
    2. Attraverso un nuovo ruolo dell’educatrice;
    3. Attraverso l’educazione dei sensi.

L’ambiente deve essere a prova di bambino, sia nei materiali che nelle dimensioni (mobili alla sua altezza e tutto a sua misura), la maestra è una osservatrice che in un primo momento spiega al bambino come utilizzare un oggetto e poi lo lascia libero di conoscerlo senza intervenire per aiutarlo, così il bimbo potrà entrare “in contatto” con il gioco e di conseguenza acquisire indipendenza nell’utilizzarlo.

Come applicare il metodo montessori?

L’educazione dei sensi si acquisisce attraverso l’uso di materiali che permettono di conoscere le qualità degli oggetti, i materiali devono essere differenti pur rappresentando la stessa qualità, solo in questo modo impara ad autoregolare sé stesso, poiché secondo la Montessori il bambino per natura è serio e messo a contatto con materiali pedagogici adatti e guidato da un educatore è in grado di educarsi in maniera autonoma, migliorando le sue potenzialità e le sue attitudini.

I principi fondamentali del metodo Montessori:

Nel presente capitolo, esploreremo in dettaglio i principi fondamentali del metodo Montessori e il loro significato nella pratica educativa. Cominceremo con l’analisi dell’importanza dell’ambiente preparato, un ambiente pensato e organizzato per favorire lo sviluppo armonioso del bambino. Esamineremo come la disposizione degli spazi, il materiale educativo e l’ordine siano elementi essenziali per stimolare l’apprendimento e l’autonomia dei bambini.

1. Educare il bambino all’indipendenza: L’ educatore, o genitori devono aiutare il bambino a compiere da solo le sue conquiste;

2. Non giudicare le capacità dei bambini in base all’età: bisognare dare fiducia e lasciare loro la libertà di svolgere in modo autonomo i compiti facili;

3. Fare in modo che impari l’arte della precisione (imparare ad agire con precisione è un ottimo esercizio per imparare il controllo dei movimenti): il bambino è attratto dai particolari e dal compiere i gesti in modo esatto, come il lavare le mani che diventa interessante nel momento in cui gli viene insegnato a rimettere il sapone nel posto giusto;

4. Rispettare colui che fa un errore indirizzandolo a correggersi da solo: l’educatore deve essere come un angelo custode che osserva senza intervenire, ma vegliare in modo da non interferire nella libertà del bambino, rispettando il bambino se commette un errore indirizzandolo a correggersi;

5. Non forzare a fare qualcosa: occorre rispettare il bambino se vuole riposare, non serve forzarlo;

6. Far vivere il più possibile il bambino a contatto con l’ambiente naturale: il sentimento verso la natura cresce facendo esercizio, per questo è buono lasciare il bambino in mezzo alla natura, così riuscirà a tirare fuori le sue energie, nel momento di una passeggiata evitate di prendere in braccio vostro figlio ma lasciatelo libero e mettetevi al suo passo con pazienza;

7. Innaffiare le piante e prendersi cura degli animali: la cura di essere vivente rappresenta uno degli istinti più vivi dell’infanzia, imparando il sentimento dell’amore;

8. Fare il mondo che il bimbo sviluppi i suoi talenti: mai parlare male di un bambino né in sua assenza ne tanto meno in sua presenza. ma rafforzare ciò che ha di buono;

9. L’ambiente scolastico deve essere a misura di bambino: esso deve essere accogliente e famigliare, con oggetti e mobili modellati sulle misure ed esigenze del bambino, il materiale didattico deve favorire lo sviluppo intellettuale e permettere l’autocorrezione, in quanto il bimbo riesce a rendersi conto di un incastro sbagliato e per questo sarà spontaneamente portato a cercare quello esatto, tutto ciò favorirà la sperimentazione delle sue capacità e di sfruttarle nel modo corretto;

10. I bambini sono viaggiatori e gli adulti i loro ciceroni: il bambino osserva di continuo cercando di capire ciò che lo circonda, e gli adulti sono i guidatori, gli adulti devono aiutarli nel loro ingresso nella vita, illustrando l’opera, cercando di condurre il bambino a osservare il giusto senza perdere tempo ma godendosi il viaggio.


Il pensiero della Montessori è perfettamente condivisibile: il bambino è un essere che ha bisogno di essere lasciato libero di esplorare il mondo, e il concetto di educazione che passa attraverso l’esperienza, di tutte le qualità rispetto alla scuola tradizionale che privilegia solo l’apprendimento, è fondamentale.

Il testo montessoriano, offre concetti ideali, importanti per un educatore e il bambino nella sua età di formazione, attraverso il metodo la creatività del bambino è al primo posto sempre ed è questo che occorre ricordare.